Concept dei libri, artista per artista.

Concept dei libri, artista per artista.

ALDA CIRINCIONE:

UN VIAGGIO SENZA CONFINI

Un viaggio senza confini è un libro d’artista che esplora il tema della migrazione e

dell’identità attraverso una combinazione di disegni, inchiostro e collage. Il libro

racconta una storia personale e universale al contempo, quella di una famiglia che si

muove attraverso diverse regioni e nazioni, adattandosi e crescendo con ogni nuova

esperienza.

Struttura e Temi

Il libro si divide in tre sezioni principali, ognuna delle quali corrisponde a una

generazione della mia famiglia.

Radici del Sud

La narrazione comincia con l’augurio “moving on…” ed in seguito la domanda “where do

you feel at home?” che due personaggi in un globo colorato si pongono reciprocamente.

La narrazione prosegue con una traccia della mia famiglia di origine che si trasferisce

dal Sud al Nord Italia.

La Nuova Casa in Germania

La mia esperienza personale come straniera in Germania

Il Futuro Verso il Nord Europa

I miei figli che si spostano verso l’Europa del Nord.

Messaggio Finale

L’ultima pagina contiene un riferimento alla musica, un messaggio di speranza e

accettazione, voglio evidenziare l’importanza di abbracciare le diPerenze e di vedere la

diversità come una ricchezza, non come un ostacolo (un albero che accoglie un

uccellino (migrazione),

Materiali e Tecniche:

Disegno – Inchiostro – Collage – Gouache

Con “Un Viaggio Senza Confini” il mio intento è di proporre un dialogo visivo che invita

alla riflessione. Le differenze e sono celebrate e la migrazione è vista come un’opportunità

di crescita e arricchimento.

ANITA CERPELLONI:

I sussurri delle foglie

Siamo come foglie,

viviamo estati, autunni, inverni e primavere

in un ciclo continuo e

poi torniamo terra come le foglie

a nutrire chi verrà dopo di noi.

Stranieri ovunque,

perché siamo in continua ricerca

di un posto nel mondo,

riuscire a dare un senso alla nostra vita,

in perenne cambiamento.

Siamo dentro ad una danza cosmica

inconsapevolmente e

quando prendiamo coscienza del nostro essere

come un granello di polvere

si apre l’infinito davanti a noi,

può far paura!

Solo il sentirsi una parte del tutto

può placare la paura dentro di noi.

ANNALISA IURI:

L’altro mondo”

Il consumismo egemone delle società occidentali è in quest’opera messo in contrapposizione con il mondo precapitalista che, solo qualche generazione fa ci apparteneva e che tutt’ora appartiene a buona parte dell’umanità.

Due realtà vicendevolmente straniere.

BENEDETTA JANDOLO:

VEGETANTI e IL LIBRO DEI VEGETANTI

Le immagini|disegni dei libri d’artista vogliono essere un’ interpretazione dei VEGETALI da cui prendono anche i titoli.

Il vegetale è simbolo dell’unità fondamentale della vita senza esclusioni.

Innumerevoli testi e immagini, in ogni civiltà, mostrano il passaggio dal vegetale all’animale, all’umano e al divino, e inversamente.

Un albero esce dal ventre di un uomo; una donna è fecondata da un seme vegetale; alcuni alberi provengono dagli angeli; una giovane si trasforma in fiore, ecc…

Un circuito incessante passa fra livelli inferiori e superiori della vita.

Il simbolo cosmo-biologico sembra, così, aver preceduto l’interpretazione morale e psicologica.

CLAUDIA CASTIGLIONI:

Il libro nasce da un’indagine sociale, dove ho chiesto a più persone e varie per genere, età e cultura :”Chi é lo straniero dentro di te”.

Ne sono nati dibattiti e riflessioni profonde e intricate. Ho scelto qualche risposta che ho scritto e animato nel libro.

Tecnica: pittura a olio e acrilico. Segno in china e cucito su carta da libro di seconda vita. Scritto con macchina da scrivere Underwood 319.

FRANCO GAZZARRI:

Questa è la storia everywhere

di Sir Hiss

Sir Hiss, noto anche come Sir Biss, il sssibilante

consigliere del Principe Giovanni nel film Robin Hodd di Walt Disney,

è venuto a trovarsi in una situazione strana: non riesce a capire dove si trova

Capita a Sir Hiss quello che era capitato a Dragon

nella litografia di Maurits Cornelis Escher:

è disegno inesorabilmente appiattito su un foglio o ne può uscir fuori ?

Insomma si trova in uno spazio bidimensionale o tridimensionale ?

Dove si trova Sir Hiss: where is he ?

Sir Hiss e la curva del Drago

E’ nella sequenza del foglio piegato:

1

110

1101100

110110011100100 ……..

FULVIA GRBAC:

La serie dei 3 libri d’artista nasce in concomitanza con il posizionamento del filo spinato lungo tutto il confine orientale della Slovenia con la Croazia a partire dal 2015. Io abito a Sicciole ora in slovenia, che si trova a neanche 1 km di distanza dal filo spinato nel punto più a sud della Slovenia, punto d’inizio del filo spinato che dalle saline di Sicciole parte verso nord lungo tutto il confine della Slovenia.

Fino poco fa vedevo questo obrobrio praticamente ad occhio nudo da casa mia, portando dei cambiamenti anche nella mia vita di ogni giorno.

Il fatto increscioso e da me ovviamente non condivisibile ha provocato in me la necessità di creare questo ciclo di opere, tra libri d’artista e poi in seguito la mostra personale con tecniche di incisione, sopratutto di xilografie intitolata CONTRA NATURAM. Inteso come tutto quello che l’uomo produce e attua contro natura compreso appunto un confine innaturale di filo spinato che porta conseguenze assurde e tragiche. Tra questi il filo spinato che può essere non soltanto un confine di paura verso gli stranieri, ma anche un limite ed un confine tra le nostre paure mentali e psicologiche.

Il primo libro su questo tema è WELLCOME TO EUROPE, dove cerco di spiegare dal mio punto di vista con delle xilografie collegate tra loro in un leporello i vari attimi e le varie scene che si possono vivere da una e dall’altra parte di un confine spinato che dà il »Benvenuto in Europa« sia ai profughi della rotta balcanica, ma che interviene e modifica non solo la vita delle persone che vivono a ridosso del confine, ma anche il territorio ed il paesaggio contro la natura e la fauna presenti mostrando un segno di »auto inciviltà«.

Il secondo libro d’artista è CONTRA NATURAM un libro in 4 parti a ribalta, dove con le xilografie policrome si parte da un capitolo dove la natura si presenta da sola, nel secondo capitolo inizia pian piano ad apparire il filo spinato, nel terzo capitolo il filo spinato prende la maggior parte della scena e nell’ultimo capitolo la fa da padrone il filo spinato dove la natura sparisce del tutto.

Il terzo libro CONTRA NATURAM – BRANDELLI è composto da 4 mini libri che vuole raffigurare ideologicamente i brandelli di camice e di vestiario lasciati dai profughi strappati e incastrati tra il filo spinato.

Il filo spinato sul confine sembra eliminato con l’entrata della Croazia nell’Unione europea con il 1 gennaio del 2023. O questi si è semplicemente spostato un poco più in giù sul confine orientale della Croazia con gli altri Stati ad Oriente?

GIULIANA BOSUSCO:

Segni, segnali, sogni, e …stranezze.

Straniero è colui che guarda il mondo

e dice: che strano!.

Dentro e fuori di lui è tutto una meraviglia

perché è capace di primordiale stupore.

Vede le cose con gli occhi di un bambino

che balbetta e ci gioca.

A volte è smarrito da tanta varietà di forme e colori

e si perde in quella selva di segni e segnali

e fa un sogno.

Sogna di parlare tutte le lingue

e di visitare tutte le città del mondo.

Funambolo e saltimbanco,

mimo e poeta vagabondo.

Liberamente ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino

GRAZIELLA CORTI:

Stranieri ovunque”: legami per l’armonia

Prima di pensare che siamo diversi, noi diciamo che abitiamo nella stessa casa: l’universo.

Insieme formiamo la radice di tutto quello che esiste”.

J.P. Villafania, Arhuaco, Colombia

da: Mehr aus Gold, Museo Rietberg, Zurigo

Nei diversi ambienti sociali e culturali, il tema dell’essere umano e il suo rapporto con il regno animale e vegetale è oggetto di dibattito e riflessione da sempre. L’appartenenza alla terra, gli esseri che la abitano, la cura e la condivisione del mondo in cui viviamo non hanno un unico immaginario.

Nelle loro ricerche gli antropologi esplorano come società differenti creino modi diversi di entrare in relazione con gli stranieri ovunque, scoprendo le qualità variabili attribuite o negate a ciò che ci circonda.

La dissociazione che operiamo in “occidente” tra la sfera umana – che pensa e si differenzia culturalmente – e quella animale e vegetale, non è così netta in altre aree culturali. Se nel nostro pensiero il mondo naturale è una risorsa da addomesticare e sfruttare, in ambienti sociali diversi esistono altri punti di vista, si pensa piuttosto a un universo interconnesso di tutti gli esseri.

In Amazzonia o nelle Americhe, per fare un esempio, piante, animali, spiriti e alcuni oggetti, sono immaginati, dalle società autoctone, come agenti dotati di un’anima e con i quali è necessario intrattenere relazioni e comunicazione continua.

Ma come instaurare un dialogo con le altre specie che abitano la terra e che si manifestano con corpi e modi diversi di essere al mondo?

Sciamani e capi spirituali – con l’aiuto di riti particolari, piante considerate sacre, musiche, maschere, danze e altre pratiche condivise – si confondono con animali, piante, antenati e altre entità per portare la loro parola. Gestiscono le relazioni con le forze nascoste e guidano la comunità umana per renderla rispettosa e attenta a non provocare squilibri o conseguenze nefaste, mantenendo comportamenti saggi.

L’idea è di rendere presenti questi stranieri ovunque, vicino a noi – pure immaginati con desideri e intenzioni –, entrare in un dialogo continuo con loro per l’equilibrio del mondo intero.

Il rapporto tra gli esseri umani e il mondo animale e vegetale è complesso e sfaccettato; diverse prospettive filosofiche e antropologiche influenzano certamente la comprensione e l’interazione con il mondo “naturale”.

La conoscenza e la riflessione su queste diverse prospettive senz’altro sono importanti per cercare armonia e sostenibilità nel rapporto con la natura e gli altri esseri viventi. Potremmo così, insieme, cercare nuove strade da percorrere, prenderci maggiormente cura del nostro pianeta, la nostra casa comune, considerando i legami e i bisogni con tutte le specie, da non considerare “stranieri ovunque”.

LETIZIA ARDILLO:

Tutto torna al luogo originale”

Per il tema “Stranieri ovunque” ho pensato al viaggio inteso come percorso esistenziale, quello che percorriamo nell’arco della nostra vita fisicamente e mentalmente.

Spesso lungo il tragitto ci allontaniamo da noi stessi, dal nostro “nido” che rappresenta il senso d’appartenenza sia materiale che spirituale. Il titolo “Tutto torna la luogo originale” significa riportare ciò che per noi è essenziale al “nido”, recepito non come casa ma come luogo dell’anima. Nel corso dell’esistenza a volte abbiamo la sensazione di soggiornare in luoghi che non ci appartengono, ci sentiamo stranieri anche se viviamo in posti conosciuti. Per descrivere questo concetto ho considerato pochi elementi: al centro dello spazio un nido a forma ovoidale che ricorda un disco volante che esplora gli spazi infiniti sospeso tra cielo e terra.

MARIA GRAZIA COLONNELLO:

TACE VERBA

STRANIERI OVUNQUE

La cosa che più ci fa sentire stranieri è il linguaggio… quando non sappiamo parlare una lingua diversa dalla nostra ci sentiamo stranieri, la comunicazione verbale o scritta ci permette di esprimere il nostro sentire, le nostre idee e di comunicare con i nostri interlocutori. Quanto è importante la comunicazione e quanto ci frena ed inibisce il non sapersi esprimere?!

…stranieri lo siamo sempre, tutti noi abbiamo sicuramente provato queste difficoltà. Come poter parlare, poterci esprimere in questa realtà globalizzata dove la comunicazione corre veloce, dove stiamo perdendo identità ed empatia. … Siamo stranieri ovunque ma siamo umani e possiamo ancora comunicare con gli sguardi, con le emozioni, con i sentimenti.

Nel mio libro d’artista ho voluto dare valore proprio a questo, agli occhi, agli sguardi che parlano per noi direttamente…e a differenza delle parole, NON MENTONO MAI!

Il mio concetto espresso tramite parole scritte in modo gestuale, utilizzando lettering di altre culture per me incomprensibili, alternati a immagini di sguardi che parlano più dei segni scritti.

Il libro può assumere vare forme nello spazio che occupa, visto dall’alto ricorda una falena, una farfalla, qualcosa che può mutare la sua forma, leggiadro e trasformista.

Mi piace pensare che anch’io, come una falena, possa destreggiarmi nella difficoltà nel buio del sentirmi straniera e di percepire l’estraneità di altri, con uno sguardo che sarà per me, e per chi mi sta di fronte, come un libero battito d’ali.

MARINO ROSSETTI:

PAOLA REZZONICO:

Stranieri ovunque

Nel mondo senza confini degli stranieri, le frontiere si dissolvono, lasciando spazio all’universalità dell’umanità.

Accoglierli richiede apertura mentale e cuore generoso, poiché le barriere linguistiche e culturali possono rendere l’incontro intimidatorio.

Tuttavia, l’altro porta con sé un tesoro di prospettive e conoscenze, arricchendo il tessuto della nostra società con la sua diversità.

Dovremmo abbandonare il campanilismo e abbracciare la novità, permettendo a nuove idee e tradizioni di fluire liberamente e arricchire il nostro mondo.

Ogni incontro con uno straniero è un’opportunità per imparare, crescere e ampliare i nostri orizzonti culturali.

La struttura del libro potrebbe riflettere il viaggio dell’umanità attraverso luoghi, tradizioni e storie, utilizzando un’estetica in bianco e nero per enfatizzare l’essenza primordiale e ancestrale delle esperienze condivise.

Le pennellate astratte potrebbero rappresentare il segno primordiale dei nostri inizi, simboleggiando un ricordo comune di un passato condiviso.

Questo stile artistico potrebbe permettere al lettore di immergersi in un’esperienza visiva e concettuale che celebra l’unità e la diversità dell’umanità attraverso il tempo e lo spazio.

VITTORIO TONON:

STRANIERI OVUNQUE – FOREIGNERS EVERYWHERE

Diario in tempo di pandemia”

Per noi artisti il Covid 19 fu devastante.

La consuetudine, di frequentare mostre, simposi internazionali e art-residence, si interruppe bruscamente e diventammo stranieri ovunque.

Il mio libro d’artista ci riporta a quel tempo attraverso disegni e appunti fatti in solitudine nel mio studio.

L’artista ha bisogno di stimoli, amicizia e condivisione ovunque.

GRUPPO VECCHIET:

AA.VV Libro d’Artista Collettivo – “La terra è piena di rugiada”, 2023

Il Libro d’Artista collettivo è un progetto che nasce da una suggestione, un haiku giapponese, suggerita dal Maestro Vecchiet alle persone che hanno seguito il suo corso, nel 2018.

L’insieme è costituito da alcune artiste con curriculum artistico importante e da altri appassionati, curiosi di apprendere tecniche e fare progetti nuovi per la propria espressione personale.

La suggestione fa partire un grande lavoro per un gruppo formato da sensibilità diverse, appartenenti a culture di provenienza e ambiente differenti. Siamo a Trieste dove i confini, molto prossimi, sono aperti per mescolare italiani e sloveni nelle reciproche comunità dei Paesi limitrofi, dove lo scambio e l’incontro tra “stranieri” in senso lato, è la norma, ma dove ci sono ancora profonde ferite e ricordi indelebili nella storia collettiva e personale.

Il progetto e la realizzazione del Libro impegnano molto tempo e incontrano, ancor più profeticamente, gli anni difficili della pandemia (che costringe a una brusca interruzione) e delle guerre.

Il lavoro creativo individuale, guidato a una coerenza stilistica, ma libero nella scelta della tecnica e del soggetto, è stato accompagnato dalla ricerca dei materiali, scelti con cura e di pregio.

Ogni dettaglio è stato oggetto di condivisione. La realizzazione è completamente manuale, foglio per foglio e copertina x copertina, cuciture comprese, fino al completamento di n. 24 copie originali e firmate.

Ogni copia ha in alcune delle pagine dettagli differenti che le rendono uniche.

La bellezza della Terra e le sue risorse sono dilaniate da comportamenti che gli uomini, estraniandosi alla loro umanità, rendono stranieri alla natura, alla vita e alle relazioni.

L’intento era lasciare alla sensibilità di ognuno l’interpretazione di quei sentimenti già intensi e la creatività di ognuno ha realizzato, nel suo insieme, un’opera che nella denuncia, non può non aprirsi anche alla speranza e alla buona volontà di una rinascita ricostruttiva.

Autori in ordine alfabetico:

Stefano Antonini, Patrizia Bigarella, Anna Flores David, Federica Finotto, Fulvia Grbac,

Monica sartori, Magda Starec, Anna Trani, Nerina Vattovani, Paola Vattovani,

Franc Vecchiet.

Coordinamento e cura editoriale Federica Finotto