Giardini e Muri verdi
…..tappezzare le città, le case, le terrazze con piante, fiori, orti…….per abbattere l’inquinamento atmosferico, per un riequilibrio termico, per rendere gli spazi pubblici e privati più vivibili….
Le nostre città devono poter recuperare grandi estensioni di verde per abbattere l’inquinamento atmosferico e l’innalzamento delle temperature. Una ottima soluzione è quella di estendere le aree verdi a giardini e parchi, mantenere il più possibile le piante e curarle, organizzando adeguate aree. Il verde nelle città contribuisce molto a tenere sotto controllo il cambiamento climatico, per questo sono molto importanti. Oltre a ciò ci donano la vita producendo ossigeno, non dobbiamo dimenticarlo.
Uno dei padri di interventi innovativi nelle città con MURI VERDI è il francese Patrick Blanc.
Egli “è il “progettista verde” dalla testa ai piedi che ha inventato (e brevettato) i “green walls”, stupendi giardini verticali che ormai ornano le facciate e/o gli interni di case e palazzi in tutte le capitali del pianeta. E ci è riuscito benissimo, realizzando quello che sembrava impossibile: l’unione tra città e natura. I risultati di questo processo lavorativo, di grande impegno sono sbalorditivi. Lo abbiamo intervistato e ci ha raccontato la sua passione per le piante e i nuovi progetti su cui sta lavorando. https://www.iconmagazine.it/design/patrick-blanc-limpavido-ricercatore-dei-muri-verdi/
“Verde verticale, come è nata l’idea e come si realizza?
Da piccolo avevo un acquario in cui si sviluppava un ecosistema che trovavo affascinante, e avevo letto in una rivista specializzata che per purificare l’acqua bastava introdurre alcune radici di filodendro. A poco a poco ho notato che la pianta cresceva fuori dall’acquario e ho usato delle puntine per stabilizzarla al muro. A partire da quel momento non ho smesso di pensare a come creare muri vegetali. Fondamentale fu il viaggio in Malesia e Thailandia, che feci da giovane universitario, per studiare e osservare le piante in natura, nella foresta pluviale. Osservai con attenzione la crescita delle specie locali sulle rocce, i loro comportamenti, i loro metodi di adattarsi perfettamente al clima e alle condizioni atmosferiche del sottobosco.”
Ha contribuito largamente con i suoi studi ed esperimenti a sviluppare tecniche nuove di coltivazione di aree verdi. Un altro esempio sono gli “orti verticali”, pensati come soluzione nelle città e in pari ristretti.